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Il Parco culturale Iron Valley

Parco Dora
Torino

Environment Park

L’Environment Park è un complesso realizzato con tecnologie in bioedilizia e architetture sostenibili pionieristiche. Il progetto preliminare, firmato da Emilio Ambasz, Benedetto Camerana, Giovanni Durbiano e Luca Reinerio, ha avuto come obiettivo quello di riportare alla condizione originaria di green-field un’area che per lungo tempo è stata uno dei principali siti dell’economia e dell’industria torinese … Continua

Il Lotto Ingest e l’Hortus Conclusus

Il lotto Ingest è il più occidentale del Parco Dora e si sviluppa nell’area dove un tempo erano attivi i laminatoi dello stabilimento Nole delle Ferriere Fiat. Collegato al resto del Parco da una passerella, ospita un giardino acquatico e un “hortus conclusus”. L’area Ingest (47000 mq) si sviluppa lungo via Nole, a ridosso dei … Continua

L’area Vitali e la sua rigenerazione

L’area Vitali è la vasta zona centrale del Parco Dora che si estende per 89.000 mq. Qui era attivo l’omonimo stabilimento delle Ferriere Fiat, le cui persistenze caratterizzano il paesaggio urbano con la suggestiva struttura del capannone dello “strippaggio”. La conservazione degli alti pilastri in acciaio dipinti di rosso e di una parte della copertura … Continua

La rigenerazione e gli interventi di street art

Sin dalla sua apertura al pubblico, l’archeologia industriale del Parco Dora si è affermata come location ideale per writers e street artists che hanno colorato molti spazi disponibili con stili e modelli grafici differenti, ma tutti espressione della cultura underground che accomuna Torino ad altre grandi metropoli europee. Opere autorizzate di grandi artisti noti ed … Continua

Il complesso del Santo Volto

Il complesso del Santo Volto dell’Arcidiocesi di Torino, edificato tra il 2004 e il 2006, rappresenta uno degli interventi di rigenerazione urbana più significativi realizzati nel contesto della città postindustriale. Lo studio e la progettazione del complesso, con chiesa, strutture parrocchiali, cappella feriale, casa canonica, uffici della Curia metropolitana e Centro Congressi sono stati realizzati … Continua

Le sfide della rigenerazione: il Parco Dora

Il Parco Dora è l’opera più rilevante nell’ambito della trasformazione urbanistica della Spina 3. Realizzato sulle aree un tempo occupate dai grandi stabilimenti, è costituito da cinque lotti che di questi conservano il nome: Vitali, Ingest, Valdocco, Michelin e Mortara. Ogni comparto integra ambienti naturalistici e preesistenze del passato industriale, conservate e rifunzionalizzate: tra queste … Continua

Le Ferriere Fiat e la deindustrializzazione

Le Ferriere Fiat sono state una delle realtà più importanti dell’industria siderurgica del ‘900. Il settore dell’acciaio, dopo aver svolto un ruolo cruciale nel corso del miracolo economico tra gli anni ’50 e ’60, ha iniziato la sua fase di crisi già a partire dagli ’70. Il processo di deindustrializzazione non è stato solo un … Continua

Il declino della città industriale

L’area oggi trasformata nel Parco Dora è il risultato di un complesso processo di stratificazione storica che ha subito una fase di forte cesura in seguito alla grande crisi petrolifera degli anni ’70. La grande industria, che aveva connotato pesantemente l’immagine della città, entrava in un progressivo declino dal quale non si sarebbe più ripresa, … Continua

Lo stabilimento delle Officine Savigliano (SNOS)

La Società Nazionale Officine Savigliano (SNOS), fondata a Savigliano nel 1879, aprì la sua sede a Torino nel 1899 per la produzione di costruzioni meccaniche, metalliche, elettriche, ferroviarie e tranviarie. Negli anni Venti del ‘900 questo stabilimento si estendeva su un’area di 55.000 metri quadrati, di cui 45.000 coperti, e al suo interno lavoravano oltre … Continua

Lo stabilimento Michelin

La Fabbrica Pneumatici Michelin, stabilimento italiano del gruppo francese eretto nel 1906, occupava la vasta area posta sud del fiume Dora, delimitata da Via Livorno, Corso Umbria e Via Daubree. Nei primi decenni di vita, al suo interno erano impiegati soprattutto operai, fabbri, meccanici e falegnami e il ciclo di lavorazione consisteva quasi completamente in … Continua